venerdì 25 maggio 2012

Il giorno di più con Hip Hop

Chi non conosce Fabio Volo? Chi non ha mai sentito il suo programma radiofonico almeno una volta alla mattina? Chi, soprattutto noi donne, non ha mai letto un libro di Volo?

Io sono una super fan di Volo; mi sono fatta autografare il suo ultimo libro e sono pure andata come pubblico alla sua nuova trasmissione televisiva su Rai 3, Volo In Diretta. Ovviamente, quando il 2 dicembre 2011 è uscito il suo ultimo film non potevo perdermelo, anche perchè esso è tratto dall'omonimo libro Il Giorno In Più, scritto da Fabio Volo nel 2007, e a parer mio uno dei più belli, se non il migliore. 

Il film è diretto da Massimo Venier e i due attori protagonisti sono Fabio Volo ed Isabella Ragonese, ma altri volti noti sono presenti nel film: Stefania Sandrelli, Hassani Shapi (Lezioni di Cioccolato) e Luciana Littizzetto, che con un minuscolo cammeo, crea molta ilarità.


Giacomo Pasinetti ha 37 anni, vive a Milano e continua ad entrare ed uscire da innumerevoli storielle nonostante amici e parenti cerchino di responsabilizzarlo e indirizzarlo verso la strada dell'amore e del matrinonio. Giacomo, al quale interessa poco di niente e di nessuno, però un giorno capisce che qualcosa è cambiato: la ragazza sconosciuta, che incontra tutte le mattine sul tram 19, lo affascina, lo incuriosisce ma è tanta la paura e l'imbarazzo nel rivolgerle la parola. Turbato dalla novità e dalle pressioni degli altri, il protagonista racconta a tutti di essersi innamorato della ragazza, omettendo che in realtà non la conosce e inventando tutto su di lei e sulla loro storia: Agnese, insegnante di storia dell'arte all'università, amante dei buon libri. Un giorno "la finta Agnese" invita Giacomo a prendere un caffe, l'appuntamento si ripete alla sera, concludendosi con un bacio, ma Michela (vero nome della donna) il giorno dopo partirà per New York. Giacomo, catturato ed ammaliato da Michela, decide di raggiungerla a New York per farle capire che anche se le migliori storie d'amore, spesso finiscono male, non è detto che anche per loro il finale debba essere il medesimo. I due, nella grande mela, giocano a fare i fidanzatini fino a quando la realtà torna nelle loro vite, e tutto si interrompe un giorno prima di quanto la coppia aveva stabilito. Ma Giacomo, innamorato perdutamente, decide di voler recuperare il giorno perso e dà appuntamento a Michela per rivedersi e continuare la loro storia d'amore.

Sia per l'età dei protagonisti del film, sia per il carattere di Michela: nostalgica dei tempi passati non poteva far capolino nel film un must degli anni '80, riproposto oggigiorno con i medesimi trend: l'orologio Hip Hop.


Orologio Hip Hop di Marcello Binda, 1985 e 2010. Prodotto da Gruppo Binda. Il Gruppo Binda nasce nel 1906 in un piccolo centro sul lago Maggiore, quando Innocente Binda apre un piccolo negozio di orologeria al dettaglio, con gli anni è diventata l'azienda più importante del settore, proprietaria di: Breil, Breil Milano, Hip Hop, Freestyle e Vetta. L'orologio Hip Hop nasce nel 1985 come novità; negli anni della disco music, dei colori sgargianti fa capolino un orologio low cost (ai tempi il prezzo non superava 50000 lire). Le caratteristiche?! L'interscambiabilità, il colore e la semplicità. Nel giro di quattro anni furono venduti 2 milioni di pezzi. 25 anni dopo, nel 2010 Hip Hop torna sulla cresta dell'onda, mantenendo le sue caratteristiche originali: 20 modelli in silicone, 3 taglie di lunghezze diverse (da 32mm a 40mm), cinturino interscambiabile ed accorciabile senza l'aiuto di un professionista e 5 profumazioni diverse: vaniglia, pesca, limone, ananas e osmantus ( fiori bianchi). Il quadrante può essere in bianco o in nero, con i numeri arabi o con dei semplici indici; il quadrante ha il movimento al quarzo con il fondello a pressione (marchiato HipHop) in acciaio; inoltre, è resistente ed impermeabile fino a 5 atmosfere, ossia a 50 m sott'acqua. Hip Hop è un orologio per le nuove generazioni, ma anche per i nostalgici degli anni '80. Dato il boom, e la sempre più grande risposta del pubblico, oltre al modello originale, sono state create nuove versioni: Hip Hop con la cassa Ghost (senza numeri e con la cassa trasparente), con la cassa Numbers (per i più piccini che devono imparare a leggere le ore, il quadrante presenta i numeri romani e il cinturino ha 6 colori base: rossa, lilla, nero, azzurro, bianco e verde). Per le donne che non possono trascurare il lato fashion chic, Hip Hop propone la versione Crystal con il quadrante impreziosito da 12 cristalli Swarovsky. Per la stagione a/i è stata pensata una nuova tipologia di Hip Hop, più raffinata, calda ed elegante, nasce: Hip Hop Velvet Touch, dal nome si può dedurre che il cinturino non è più di silicone, ma è più raffinato, morbido, simile al velluto; infatti, il materiale usato è il UV-LUX, brevettato per i rivestimenti di Ferrari e Maserati. I colori della collezione Velvet sono più caldi e con tonalità classiche, il quadrante è impreziosito da cristalli Swarovsky.
Una piccola curiosità, nel 2010 quando tornavano alla rimonta gli orologi Hip Hop è stata fatta una mostra a Busto Arsizio alla fondazione Bandera per l'arte. Uno si chiederà ma cosa centra? Bene, se nel 1985 Hip Hop era il must del periodo per i suoi colori plastici e sgargianti, nello stesso periodo un gruppo di undici artisti, con a capo Luciano Inga Pin, fondava I Nuovi Futuristi, i quali amavano sperimentare nuovi materiali e tinte che poi utilizzavano nelle loro opere irriverenti. In corrispondenza con il ritorno di Hip Hop è stata fatta la personale per mettere a confronto la plastica e i colori degli orologi e delle opere dei Nuovi Futuristi.
Per finire, per chi ama Hip Hop, i colori e la plastica sono finalmente usciti i gioielli targati Hip Hop; medesima è la filosofia, i valori e i trend: colore, profumo e interscambiabilità. 3 categorie: orecchini a bottone con al centro uno Swarovsky tra un anello di silicone, anello in silicone a fascetta o a fedina con Swarovsky a taglio navetta e due bracciali modulari in silicone uniti tra loro da gancetti in acciaio.

Terzaghi Claudia

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