venerdì 30 dicembre 2011

Carnevale della Fisica #26: IL CINEMA E LA FISICA





"Il cinema si avvicinerà sempre più al fantastico,
quel fantastico del quale sempre più ci accorgiamo
che in realtà è tutto il reale, o non si vivrà"
Antonin Artaud, Sorcellerie et cinéma



Benvenuti al XXVI appuntamento con il Carnevale della Fisica.


Il tema di questo mese, per mia felicità, è il cinema. Esso per me rappresenta un nascondiglio dalla realtà, un mondo a parte che permette a tutti quanti di essere dei supereroi, ma anche persone che nella vita normale non saremmo mai: personaggi famosi della storia, del presente e del futuro.

Quando poi il cinema collabora con una scienza come la fisica, allora sì che nasce un connubio ineguagliabile. Prendono forma films di fantascienza dove tutto è studiato nei minimi particolari, oppure serie tv dove i calcoli numerici servono per risolvere casi di polizia, o esagerando, per salvare il mondo.

Ecco qui un piccolo assaggio per far capire a tutti che la fisica non è solo la materia odiata alle superiori, ma ha un valore aggiunto...




Ed ora i partecipanti al nostro evento:

LEONARDO PETRILLO, perfettamente in argomento, nel suo articolo " La fisica all'interno dei film" spiega come molti concetti che possono risultare assai difficili, se inseriti in un contesto cinematografico possano essere alla portata di tutti. Quindi presi in esame due film, come Il mio amico Eistein e V per vendetta, vengono estrapolate la legge di gravità dal primo film, e dal secondo, attraverso una citazione, il terzo principio della dinamica.

ROBERTO FLAIBANI propone un articolo interessante che ha come oggetto il problema del "primo contatto", infatti in "Un sistema di "metaleggi" regolerà le relazioni con gli alieni", ci mette in conoscenza che: un paio di mesi fa si è tenuto a Orlando, in Florida, il cosidetto Congresso dell'Astronave dei Cent'Anni (100 Year Starship Symposium), dove si è di fatto costituito un movimento che si dedicherà allo studio del volo interstellare e delle problematiche ad esso collegate in ogni campo e disciplina. Il primo contatto con una specie aliena è evidentemente una di queste, e la Prima Direttiva è un tentativo di darvi risposta. Il nostro obiettivo è quello di avviare una discussione sull'argomento, usando come tramite l'universo immaginario di Star Trek, ormai familiare a tutti, per fornire, in prospettiva, un nuovo contributo al vasto dibattito attualmente in corso. L'articolo allegato, a firma di Paul Gilster, il direttore di Centauri Dreams, uno dei più interessanti blog scientifici americani, illustra uno dei possibili metodi per creare un sistema sostenibile di relazioni con una civiltà aliena, le "metaleggi".

PALMIRO POLTRONIERI nel suo articolo "Il cinema e la fisica a modo mio" ci fa un breve carrellata dei films, che a suo parere parlano di fisica al loro interno; quindi si parte dal classico Il Golem del 1915, passando per il cult Blade Runner del 1982, fino ad arrivare ai giorni nostri con Minority Reporter del 2002.

MARCO FULVIO BAROZZI diversamente dagli altri ci vuole sottolineare che oggigiorno siamo tutti vittime degli effetti speciali, che ci fanno credere che ogni cosa sia possibile, ma che in realtà non è vero. Così in "Corpo di una moviola! Cattiva fisica al cinema" vengono portati alla luce gli errori più comuni che vengono commessi, usando così la fisica in malo modo.


PAOLO PASCUCCI ha fatto una ricerca nella filmografia italiana i film espressamente dedicati alla fisica. Ne ha trovati due, almeno tra quelli che hanno il termine fisica o fisico nel titolo. In realtà, il primo è un film-documentario mentre il secondo è un documentario vero e proprio: Ipotesi sulla scomparsa di un fisico atomico, L'Universo elegante. La fisica secondo Brian Greene. Li trovate in Fisica e Cinema.


GABRIELE GIORDANO seppur non rispettando il tema, tratta di un videogioco che per la grafica realistica potrebbe essere considerato un film. Così in "La fisica di Mass Effect" viene analizzato l'aspetto più fisico-matematico raccontando le tecnologie futuristiche usate dagli alieni per spostarsi e combattere, ma soprattutto vi è poi un' intervista a Michio Kaku, fisico teorico, che fa previsioni sui traguardi che potranno raggiungere i videogiochi, in questo caso, ma per me anche i films.


GIANCARLO CAVAGNA insegna matematica e fisica all'ISIS O. Romero di Albino (Bergamo). Ci propone Bern & Noullì dove troverete un cartone animato realizzato dalla quinta liceo delle scienze umane. Gli allievi hanno creato animazioni, storia, dialoghi, voci, filmati delle esperienze. Tutto in poche settimane di lavoro a chiusura del percorso elaborato per Bergamoscienza.
Pensato per bambini delle elementari e medie, non per dare risposte o spiegare la fisica, ma solo per suscitare curiosità e domande.
Per questo lavoro il docente e i suoi ragazzi hanno ricevuto una menzione speciale della giuria tecnica al festival del documentario scientifico di roma:
Un interessante lavoro sia per il contenuto scientifico che per l'aspetto pedagogico.
Ci scrive Giancarlo:
"L'augurio è che questo lavoro, al di là della qualità (è pur sempre un prodotto fatto da non professionisti, con mezzi e tempi che la scuola attuale può permettersi) allontani quel rifiuto "a priori" verso le scienze tipico degli studenti che hanno scelto un percorso scolastico/formativo umanistico. Una concreta risposta a quelle "devastanti" domande: ma a cosa mi serve la fisica? Vuole mettere la filosofia con la matematica o con la fisica? La prima è interessante, si riflette, si discute, le seconde sono NOIOSE! DIFFICILI! GRANITICHE! Un infinitesimo passo verso il riavvicinamento dei due ambiti "scientifico" e "umanistico" dell'unica cultura. Un piccolo investimento nel futuro: alcuni degli allievi saranno i maestri di domani".

MIRANDA FILIPPO è una insegnante di scuola Primaria appassionata delle scienze, in particolare della fisica. Per parecchi anni ha partecipato alla formazione del Piano ISS, facendo molte attività laboratoriali. Propone una bella esperienza scolastica vissuta sulla tensione superficiale dell'acqua : "Il mistero ... della pelle d'acqua"

La professoressa di matematica ANNARITA RUBERTO, probabilmente per invogliare i suoi alunni allo studio delle scienze, in questo caso della fisica, ha pubblicato "Modello dell'Atlas Detector realizzato con i mattoncini lego", dove viene appunto spiegato che qualcuno ha avuto il coraggio e la pazienza di ricreare il modello in scala 1:50 dell'Atlas Detector.
Gli altri post riguardano quattro importanti contributi alla comprensione della fisica.


GIANLUIGI FILIPPELLI non ha trattato di cinema ma ha scritto la recensione "Laika", il fumetto di Rick Abadzis. Inizialmente viene narrata la storia della prima cagnetta spedita nello spazio, e successivamente viene usato un abstract di Dmitrij Malashenkov sulle circostanze della morte della cagnolina.

WALTER CAPUTO in "Tra il modello e la realtà" ci spiega che molte volte incertezza non è sinonimo di complessità; anzi il caso può essere creato da meccanismi molto semplici, che essendo autonomi se uniti assieme creano un sistema caotico.


E infine la sottoscritta, CLAUDIA TERZAGHI, con l'articolo "Spazio - design - 1999" dove si esamina una serie che ha fatto la storia, Spazio 1999, e alcuni arredi di design presenti nella scenografia. Gli arredi sono descritti con dettaglio senza tralasciare le curiosità che sono i pochi intenditori conoscevano.


Ringraziamo tutti i carnevalisti che hanno partecipato con entusiamo a questa edizione. Approfitto per salutare gli amici di lingua spagnola http://carnavaldelafisica.ning.com e l'ospitante di questo mese cuentos-cuanticos.com.


Il prossimo appuntamento con il Carnevale della Fisica si terrà sul blog GruppoLocale.


Per partecipare al Carnevale o per ospitare una delle prossime edizioni consultate il sito http://carnevaledellafisica.ning.com oppure scrivete a redazione@gravita-zero.org



Terzaghi Claudia

10 commenti:

  1. Complimenti Claudia, ben riuscito questo Carnevale cinematografico! Devo dire che nonostante la mia limitata immaginazione i partecipanti hanno trovato spunti interessanti per parlare di fisica e cinema. Ne approfitto per fare a tutti degli auguri di buon anno (male non fanno...)

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  2. Grazie mille! Eh sì hanno aderito parecchie persone e di questo ne sono molto contenta; tra l'altro sono piacevolmente colpita che parecchi articoli siamo riusciti a creare un sodalizio tra cinema e fisica... Contraccambio gli auguri e li estendo a tutti

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  3. Non resta che augurare a tutti voi "un 2012 che, per quanto strepitoso, non sia proprio "la fine del mondo" cit. Franco Rosso.

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  4. Grazie per aver pubblicato la mia esperienza didattica pur non inerente al tema proposto.Complimenti per l'organizzazione, per l'originalità delle tematiche, ma soprattutto per la passione che riuscite a trasmettere.Ne approfitto per augurare a tutti voi un sereno 2012. Miranda Filippo

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  5. Si apre certamente una nuova era con questo bellissimo blog.
    Con questa edizione apriamo infatti il Carnevale della Fisica a discipline altrettanto autorevoli: il design, l'architettura, il cinema o, nel precedente carnevale, l'alta cucina. Anche così si fa buona divulgazione scientifica e si avvicina alla scienza il grande pubblico.
    Complimenti a tutti i partecipanti!

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  6. Complimenti a Claudia per l'ottima redazione del Carnevale! Ho particolarmente apprezzato il bel post di Marco Fulvio Barozzi. Ribadisco in questa sede una notevole funzione del carnevale della fisica: favorire l'apprendimento.
    Walter

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  7. Sono d'accordo con gli altri commenti. Senza dubbio è un Carnevale molto ben riuscito che sposa bene la filosofia di questa iniziativa: far conoscere la fisica da diversi punti di vista per diffonderne la conoscenza tra il pubblico generale. Complimenti!

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  8. Grazie a Claudia per aver pubblicato il lavoro. Proporrò ai miei studenti una lezione prendendo spunto dagli articoli del carnevale, tutti molto interessanti. W il carnevale della fisica! Tanti auguri ai partecipanti e ai lettori. Buona divulgazione a tutti.
    Giancarlo Cavagna

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  9. Da cinquant'anni il SETI cerca Il Segnale, senza trovarlo. Ciononosante i suoi sostenitori sono aumentati a dismisura, come anche la sua credibilità nella comunità scientifica. Merito di Internet e del Calcolo Distribuito Volotario (SETI@home) nel primo caso, della scoperta dei pianeti extrasolari nel secondo. E grazie anche a un serio e rigoroso dibattito sulle tematiche, numerose e complesse, che un eventuale "primo contatto" potrebbe comportare. Paul Gilster, che ha scritto per noi de "Il Tredicesimo Cavaliere" il pezzo che presentiamo in questo Carnevale, è una voce autorevole nel dibattito. Ringrazio Claudia Terzaghi per averlo capito e per lo spazio concesso, a dispetto dell'estraneità con il tema ufficiale del Carnevale.

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