lunedì 28 novembre 2011

Material Design Girl

Chi non ha mai sognato, soprattutto noi donzelle, di lavorare nel mondo della moda? Chi non ha mai desiderato di essere a contatto con il fashion style? Chi non è una fashion victim?

Io per prima mi ci metto, adoro borse e scarpe ed ero alla ricerca di una serie tv alla "Sex & the City", e ho scovato Material Girl: ispirata al libro Fashion Babylon, edito da Zero91.

La serie è britannica ed è composta (ahimè) da una sola stagione di sei episodi. Per lo più il tema principale è la vita sulla passerella e la creazione di abiti, ma viene intervallato dalle storie amorose di Ali Redcliffe, giovane fashion designer, alle prese con il crudele mondo della moda. Infatti, la protagonista da subito subisce le angherie del suo ex capo, non appena si licenza, ma anche dei giornalisti e dei vari culturi del campo, che tentano di affondare lei e la sua creatività; fino a quando Ali incontra Mark...

Ovviamente ambientata nel lusso e nello sfarzo, non potevano mancare alcuni tocchi di design...

Swan Chair, Model N. 3320 di Arne Jacobsen, 1957-1958. Prodotta da Fritz Hansen. Seduta in fibra d vetro lavorata con stampi, imbottita di schiuma di lattice e foderata con tessuto; la base è girevole in alluminio fuso e il cuscino della seduta è amovibile. La Swan assieme alla Egg Chair sono state progettate da Jacobsen per la hall del Royal SAS Hotel di Copenaghen; iinfatti, emtrambe sono particolarmente adatte per zone di attesa e riunione, grazie alla loro forma fluida, simile a sculture. La forma arrotondata della Swan rispecchia in tutto e per tutto il carattere del design nordico, firmato da uno dei maggiori esponenti del campo. Da dire, inoltre, che Jacobsen fu premiato e divenne famoso ancor prima di laurearsi; quando andò a lavorare per lo studio di architettura di Paul Holsoe, fu egli stesso a introdurre nel design danese il concetto di "Modern Movement" caro a Le Corbusier e Mies Van de Rohe.


Cordless BeoCom 2, 2008. Prodotto da Bang & Olufsen. Il progetto è essenziale, un unico blocco di alluminio che stia comodamente in mano e che allo stesso tempo, grazie alle sue armoniose curve accarezzi il volto umano. Per altro, la funzionalità è la medesima di tutti i normali cordless: il caricabatteria può essere fissato a parete o posizionato su di un ripiano, e la comunicazione è piacevole in tutti gli ambienti, grazie anche al suono pulito e nitido durante la telefonata. Alcune funzioni? ID del chiamante, ripetizione con accesso alle ultime 24 chiamate in entrata ed uscita, rubrica elettronica condivisa con gli altri telefoni collegati, ma anche la possibilità di memorizzare il numero di telefono da cui si è ricevuta una chiamata. Simile agli odierni cellulari, c'è la possibilità "silenzioso", ovvero il telefono non suona, oppure la personalizzazione della suoneria.


Tulip Chair, Model N.150 di Eero Saarinen, 1955-1956. Prodotta da Knoll. Base in alluminio rivestito di plastica, conghiglia in fibra di vetro e cuscino amovibile in schiuma di lattice. La Tulip nasce dalla volontà del suo creatore di realizzare sedute con un'unica forma e di un unico materiale. Con il "Pedestal Group", uno dei suoi scopi fu raggiunto: liberò lo spazio domestico da tutta "la miserabile confusione delle gambe", per citare lo stesso Saarinen. Della serie Tulip, oltre alla sedia, fanno parte tavolo e poltroncina, caratterizzati da una forma organica che vuole trasmettere lo spirito della natura e dell'ambiente esterno.


Terzaghi Claudia

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