Chi non ha mai sognato di essere contornato di modelle? Chi in un momento di solitudine, ha trovato conforto in una persona inaspettata? Eccovi servito un film dipinto a pennello...
Nel 2010 in Italia, e un anno prima in America, esce nelle sale The last international playboy (titolo alternativo Frost), il film esordio di Steve Clark, con un cast di attori dal volto poco noto come: Jason Behr, Monet Mazur, Krysten Ritter e Lucy Gordon.
Il mondo di Jack Frost sta crollando su se stesso a causa del suicidio della madre, che lo ha traumatizzato al punto che sono passati sette anni e lui non sa ancora cosa fare della propria vita. La sua miglior amica, nonchè amore della sua infanzia, si sta per sposare e così il protagonista decide che solo lui deve sposarla, e nessun altro uomo. Ma sotto ai suoi modi di fare da playboy, Jack maschera la sua profonda insucurezza, e non appena l'ultima sua certezza cade, precipita in una spirale di alcolismo e autodistruzione, mentre i suoi migliori amici Ozzy, Scotch e Kate lottano per riportarlo alla realtà, continuando a stargli vicino.

Inaspettatamente l’aiuto più grande arriverà a Jack da Sophie, vicina di casa undicenne, che gli donerà perle di rara saggezza, riusciendo a riportare l'uomo sulla retta via, dimostrandogli che basta cambiare il punto di vista per vedere le cose in modo completamente diverso.
Nonostante il film non sia particolarmente conosciuto, e gli attori siano poco conosciuti è presente un pezzo di design: la libreria Ptolomeo.
Libreria Ptolomeo di Bruno Rainaldi, 2004. Prodotta da Option Ciatti. Ptolomeo è una libreria self standind, ossia non ha bisogno di essere appesa o accostata alla parete; la struttura è composta da ripiani in lamiera di color nero, bianco o lasciati in acciaio inox, come la base. E' disponibile in tre altezze diverse, in base alla quantità di volumi che si vuole contenere. Essa, è nata da Rainaldi come idea ironica per liberare dai libri pavimenti e tavoli, e nel 2004 è stata premiata con il Compasso d'Oro e poi declinata in un sistema di varianti (la Ptolomeo Family). La libreria nasce da un' attenta osservazione: è un arredo che nasconde la sua forma per privilegiare quella dei libri che contiene; essa è una sorta di "pettine" contenitore a colonna, dove ciò che viene posizionato uno sull'altro, fa scomparire le lame metalliche di sostegno lasciando all'osservatore la stessa sensazione di ordine caotico che si va a formare quando i libri vengono impilati semplicemente. La genialità, nonchè la funzionalità di Ptolomeo è che in poco spazio si possono contenere numerosi volumi, ma che soprattutto posizionandoli in orizzontale viene ovviato il problema della polvere. Oltre a Ptolomeo Orginal, sono state progettate una altre librerie delle stessa serie: Ptolomeo Original Gold del 2004, Ptolomeo X2 del 2004, Ptolomeo Wall del 2004, Ptolomeo X4 del 2006, Ptolomeo X4 Short del 2006 e Ptolomeo TV del 2011.
Terzaghi Claudia
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